PROVE DI ACCESSO
I candidati che:
- abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta;
- abbiano superato la prova scritta e la prova orale cui siano stati ammessi in forza di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato:
Sostengono una prova scritta, basata su sistemi informatizzati, a risposta chiusa.
• la durata è di 120 minuti;
• consiste in cento quesiti di cui:
- quindici per ciascuna delle materie indicate dal decreto, cinque per la verifica della conoscenza di livello B2 del CEF della lingua straniera prescelta;
- cinque per la verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche;
- ciascun quesito ha quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta;
- per ogni risposta corretta è attribuito 1 punto; per ciascuna risposta errata o non data è attribuito il punteggio 0.
I candidati che:
a) abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale:
Sostengono una prova orale:
- la durata minima è di 60 minuti.
- consiste in un colloquio su quesiti predisposti dalla Commissione prima dell’inizio della prova orale, proposti al candidato previa estrazione a sorte.
I quesiti sono predisposti in maniera da accertare per ogni candidato la preparazione professionale in ciascuna delle materie indicate dal decreto e la conoscenza di livello B2 del CEF della lingua straniera prescelta e degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche.
VALUTAZIONE DELLE PROVE DI ACCESSO
Per ciascuna delle materie previste sono attribuibili un massimo di 15 punti, esclusivamente con l’utilizzo dei numeri interi. Per la verifica della conoscenza di livello B2 del CEF della lingua straniera prescelta sono attribuibili un massimo di 5 punti esclusivamente con l’utilizzo dei numeri interi.
Per la verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione normalmente in uso presso le istituzioni scolastiche sono attribuibili un massimo di 5 punti esclusivamente con l’utilizzo dei numeri interi. Superano la prova i candidati che conseguono un punteggio complessivo pari o superiore a 60/100.
Il punteggio così ottenuto va convertito su base decimale, mantenendo la frazione decimale eventualmente conseguita dal candidato.
TITOLI VALUTABILI
Nella medesima domanda i candidati dichiarano i titoli valutabili ai sensi della Tabella A allegata al DM n. 138/2017 posseduti alla data del 29 dicembre 2017.
Sono tenuti a tale dichiarazione anche coloro i quali vi avessero precedentemente provveduto.
CORSO INTENSIVO DI FORMAZIONE
All’esito della prova di accesso i candidati che hanno conseguito un punteggio pari o superiore a sei decimi, previo versamento del contributo, sono ammessi a partecipare al corso intensivo di formazione, finalizzato all’arricchimento delle competenze professionali e culturali possedute, in relazione alle funzioni proprie del dirigente scolastico, con particolare riguardo alle modalità di direzione della scuola alla luce delle innovazioni previste dalla legge, ai processi, all’innovazione e agli strumenti della didattica, all’organizzazione e alla gestione delle risorse umane e ai legami con il contesto e il territorio.
Il corso intensivo di formazione dirigenziale è organizzato dal Ministero dell’istruzione e del merito con la collaborazione degli Uffici scolastici regionali a livello regionale o interregionale, a seconda del numero di candidati ammessi al corso, anche avvalendosi della collaborazione di Università, e può prevedere sessioni di formazione erogabili anche a distanza.
Il corso intensivo di formazione, a cui partecipano, di regola, non meno di 20 corsisti per regione o raggruppamento di regioni, ha la durata di 120 ore e si compone dei quattro moduli formativi di cui all’articolo 17, comma 3, del decreto 3 agosto 2017, n. 138.
I docenti del corso sono individuati dall’Ufficio Scolastico Regionale tra i dirigenti di I e di II fascia amministrativi o tecnici e i dirigenti scolastici, ovvero tra professori universitari di I o II fascia o straordinari, magistrati amministrativi o contabili o Avvocati dello Stato, in servizio ovvero in quiescenza, oltre che tra esperti in possesso di qualificate competenze e comprovata esperienza sulle materie oggetto dei quattro moduli formativi di cui all’articolo 17, comma 3, del decreto 3 agosto 2017, n. 138.
La frequenza del corso intensivo di formazione non comporta per i partecipanti alcun esonero dal servizio. Eventuali spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti.
PROVA FINALE DEL CORSO INTENSIVO DI FORMAZIONE
Sostengono la prova finale del corso intensivo di formazione tutti i candidati che abbiano frequentato almeno il 75% delle ore di ciascuno dei quattro moduli formativi del corso intensivo di formazione di cui all’articolo 17, comma 3, del decreto 3 agosto 2017, n. 138. A tal fine il soggetto individuato come Direttore del corso certifica la frequenza da parte del candidato.
La prova finale si svolge dinanzi ad una Commissione composta da docenti del corso frequentato dal candidato e consiste in una esposizione orale da parte del candidato sulla base di una relazione scritta sulle attività formative svolte e di un elaborato di carattere teorico-pratico sulle materie oggetto dei moduli formativi previsti dal precedente articolo 7, comma 3, consegnati alla Commissione.
INSERIMENTO NELLE GRADUATORIE DI MERITO
I candidati che sostengono la prova finale sono inseriti in un elenco graduato sulla base del punteggio ottenuto nella prova di accesso al corso intensivo di formazione e dei titoli valutabili ai sensi della Tabella A allegata al DM n. 138/2017 posseduti alla data del 29 dicembre 2017 e dei titoli di precedenza. Tale elenco graduato è inserito in coda alla graduatoria di merito del concorso bandito con decreto del Direttore generale per il personale scolastico del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca 23 novembre 2017, n. 1259.
IMMISSIONI IN RUOLO
Le immissioni in ruolo sono effettuate fino al 40 per cento dei posti a tal fine annualmente assegnabili attingendo alla graduatoria di cui al presente articolo, successivamente a quelli effettuati dalla graduatoria del concorso per titoli ed esami bandito ai sensi del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’istruzione 13 ottobre 2022, n. 194, fino al suo esaurimento (concorso ordinario).
L’eventuale posto dispari è destinato alla procedura concorsuale ordinaria.
Nel caso in cui la graduatoria di un concorso per titoli ed esami sia esaurita e rimangano posti ad esso assegnati, questi vanno ad aggiungersi a quelli assegnati alla graduatoria del concorso riservato. Detti posti sono reintegrati in occasione della procedura assunzionale o concorsuale successiva.
Nel caso in cui in una o più regioni la procedura di reclutamento ordinaria non sia conclusa, le immissioni in ruolo effettuate attingendo dalla graduatoria finale della procedura di reclutamento di cui al presente decreto non potranno comunque superare il 40 per cento dei posti a tal fine assegnabili nella medesima regione ed il restante 60 per cento dei posti viene accantonato per i vincitori della procedura ordinaria da completare.
AREE TEMATICHE
Area tematica A – NORMATIVA RIFERITA AL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE E AGLI ORDINAMENTI DEGLI STUDI IN ITALIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PROCESSI DI RIFORMA IN ATTO
1. Le norme generali sul sistema educativo di istruzione e formazione
2. L’ordinamento degli studi in Italia: scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione
3. L’ordinamento degli studi in Italia: secondo ciclo di istruzione
4. L’istruzione per gli adulti e l’apprendimento permanente
5. La valutazione degli apprendimenti nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, le indagini nazionali ed internazionali sui livelli di apprendimento
6. I processi di riforma in atto
7. Cenni sulle competenze dell’Unione Europea e sui principi generali in materia di istruzione e formazione contenuti nel Trattato istitutivo dell’Unione europea
Area tematica C – PROCESSI DI PROGRAMMAZIONE, GESTIONE E VALUTAZIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PREDISPOSIZIONE E GESTIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA, ALL’ELABORAZIONE DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO, NEL QUADRO
DELL’AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E IN RAPPORTO ALLE ESIGENZE FORMATIVE DEL TERRITORIO
• Processi di programmazione delle istituzioni scolastiche
• Processi di gestione delle istituzioni scolastiche
• Processi di valutazione delle istituzioni scolastiche
• Processi di miglioramento delle istituzioni scolastiche
• Organizzazioni complesse e leadership
• Comunicazione interpersonale, pubblica e istituzionale, stakeholder e relazioni Scuola/Famiglia
Area tematica D – ORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’INCLUSIONE SCOLASTICA, ALL’INNOVAZIONE DIGITALE E AI PROCESSI DI INNOVAZIONE NELLA DIDATTICA
• Organizzazione degli ambienti di apprendimento: principi generali e quadro teorico di
riferimento
• Organizzazione degli ambienti di apprendimento: inclusione scolastica
• Organizzazione degli ambienti di apprendimento: innovazione digitale
• Organizzazione degli ambienti di apprendimento: processi di innovazione nella didattica
Area tematica E – ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E GESTIONE DEL PERSONALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA REALTÀ DEL PERSONALE SCOLASTICO • Il rapporto di impiego alle dipendenze della Pubblica Amministrazione
• La disciplina giuridica del personale scolastico
• Dirigente pubblico e dirigente scolastico. Profili generali delle competenze dirigenziali.
• Funzioni, competenze e valutazione del dirigente scolastico.
Area tematica G – ELEMENTI DI DIRITTO CIVILE E AMMINISTRATIVO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE OBBLIGAZIONI GIURIDICHE E ALLE RESPONSABILITÀ TIPICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, NONCHÉ DI DIRITTO PENALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IN DANNO DI MINORENNI
• Elementi di diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle
responsabilità tipiche del dirigente
• scolastico
• Elementi di diritto amministrativo, con particolare riferimento alle responsabilità tipiche
del dirigente scolastico
• Elementi di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica
Amministrazione e in danno di minorenni
Area tematica H – CONTABILITÀ DI STATO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ED
EDUCATIVE STATALI E RELATIVE AZIENDE SPECIALI
• Il sistema della contabilità pubblica
• La gestione finanziaria e contabile delle Istituzioni scolastiche e la loro rendicontazione
• I contratti
FONTE: OBIETTIVO SCUOLA