Da settembre arrivano 2000 insegnanti di ginnastica in quinta elementare
Firmato il decreto per gli organici: da settembre due ore con il prof di educazione motoria. Dal 2023 anche in quarta elementare. Il problema delle palestre
Costa 30 milioni per il 2022, quasi 170 quando sarà a regime. Sono fondi stanziati nella legge di Bilancio del dicembre scorso e serviranno a pagare gli stipendi dei 2.200 professori di educazione fisica, diplomati Isef, che dal primo settembre entreranno le scuole elementari. Toccherà a loro insegnare ginnastica ai bambini della quinta elementare: sono circa 25 mila classi nel nostro Paese e per due ore avranno un insegnante ad hoc. Dall’anno prossimo toccherà anche ai loro compagni più piccoli, quelli della quarta elementare. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha firmato il decreto per la ripartizione degli organici, un provvedimento tecnico, tuttavia essenziale a dare attuazione alle norme della finanziaria. Resta invece ancora bloccata in Parlamento la legge che istituisce l’insegnante di educazione fisica per le scuole elementari in toto, cioè dalla prima.
Due ore alla settimana, il nodo delle palestre
Le ore di lezione ad hoc restano due alla settimana, anzi «almeno due» come si legge nel Bilancio. In attesa di un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato dei nuovi prof il ministero è autorizzato ad attingere dalle graduatorie già esistenti e cioè a A048 (scienze motorie scuola secondaria di secondo grado) e A049 (scuola secondaria di primo grado) per contratti di supplenza . «È un’importante novità, attesa nel mondo della scuola, che riguarda il benessere psicofisico e lo sviluppo dei nostri bambini e delle nostre bambine – sottolinea il Ministro Bianchi -. Un tassello che rientra nel percorso di costruzione di una nuova scuola che stiamo realizzando con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con le misure adottate in questi mesi». Soddisfatta anche la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali che ha lavorato molto per questo obiettivo e oltre a Bianchi ringrazia il premier: «E’ un risultato storico: scuola e sport camminano insieme sin dai primi anni scolastici, per contribuire a formare una società e un Paese migliori. E per questo ringrazio il Presidente Draghi, senza la sua sensibilità al tema, non saremo riusciti in questa impresa epocale». In realtà l’introduzione per gradi dell’insegnamento ad hoc delle scienze motorie è frutto di un compromesso che accontenta i sindacati che vedono ampliarsi la platea dei professori, senza introducendo per gradi un aumento di spesa per la scuola. Tra i problemi che restano aperti però c’è quello delle palestre: quasi una scuola elementare su 5, infatti, non ha al momento uno spazio adeguato. Un piano di 400 milioni per migliorare le strutture scolastiche è previsto da qui al 2026 nel Pnrr, i bandi sono in arrivo: ma per inaugurare le nuove palestre potrebbero volerci anni.
FONTE:CORRIERE DELLA SERA