Iscrizioni scuola 2023-2024 al via. Tutto quello che c’è da sapere
C’è tempo fino al 30 gennaio alle 20: inutile correre, l’ordine di arrivo della domanda non conta. E’ possibile esprimere massimo tre preferenze: cosa succede se la scuola indicata come prima scelta non accoglie la vostra domanda
Tre settimane di tempo
Iscrizioni al via da questa mattina alle 8. Inutile correre: l’ordine d’arrivo non conta ai fini dell’ammissione della domanda. Per perfezionare l’iscrizione le famiglie hanno tempo fino alle 20 del 30 gennaio. L’importante è che si siano preventivamente dotate di un’identità digitale – credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) -, altrimenti non potranno accedere al servizio «Iscrizioni online», disponibile sul portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito www.istruzione.it/iscrizionionline. Anche quest’anno sono escluse dalla procedura online le scuole dell’infanzia, quelle delle province autonome di Trento e Bolzano e i centri di istruzione per adulti.
Max tre preferenze
Si può presentare una sola domanda di iscrizione per ciascun figlio, ma si potranno indicare fino ad altre due preferenze nel caso in cui la scuola scelta avesse un esubero di richieste rispetto ai posti disponibili. Il sistema «Iscrizioni online» avviserà le famiglie in tempo reale, a mezzo posta elettronica e tramite l’APP IO, dell’avvenuta registrazione e consentirà di seguire l’iter della domanda di iscrizione.
Il ministero dice no ai test di ammissione previsti da alcune scuole
In base all’autonomia scolastica spetta alle singole scuole decidere i criteri di precedenza con cui accogliere le domande nel limite dei posti disponibili, anche se il Mim (Ministero dell’Istruzione e del Merito) nella nota inviata alle scuole alla fine di novembre ricorda che essi dovrebbero comunque e sempre rispondere «a principi di ragionevolezza». Per esempio? La vicinanza dell’alunno alla scuola o particolari impegni lavorativi dei genitori. Nonostante il ministero ritenga espressamente «da evitare l’esito di eventuali test di valutazione come criterio di precedenza», a Milano alcuni licei (come lo scientifico Volta, statale, e la scuola civica Manzoni, paritaria) hanno già fissato la data delle «prove orientative» che dovrebbero testare le abilità linguistico-matematiche, la motivazione e gli interessi degli aspiranti studenti. Il Mim sconsiglia anche l’estrazione a sorte che dev’essere considerata proprio come un’extrema ratio. Nel caso degli istituti comprensivi, il Miur invita a dare la precedenza per l’iscrizione in prima media agli alunni provenienti dalle scuole primarie dello stesso istituto. La scuola di seconda o terza scelta tratterà con priorità le domande pervenute come prima scelta.
Scuole dell’infanzia e obbligo vaccinale (Covid escluso!)
Nel caso delle scuole materne l’iscrizione non è digitalizzata ma avviene per via cartacea. Potranno essere iscritti i bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni compiuti entro il 31 dicembre 2023. Potranno essere iscritti anche i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2024, purché «avanzino» dei posti; altrimenti la precedenza verrà data ai più «grandicelli». Sarà possibile scegliere tra tempo normale (40 ore settimanali), ridotto (25 ore) o esteso fino a 50 ore. Relativamente all’adempimento dell’obbligo vaccinale (i dieci già previsti per legge: l’anti Covid è escluso!), la mancata regolarizzazione dei minori comporta la decadenza dall’iscrizione.
Multe ai no vax dalle elementari in su
Nel caso delle scuole elementari, medie e superiori, poiché il diritto all’istruzione va garantito a tutti, in caso di mancata regolarizzazione della situazione vaccinale non si viene esclusi da scuola, ma per le famiglie «scatta» una sanzione pecuniaria da 100 a 500 euro.
Scuola primaria, occhio agli anticipatari
Le iscrizioni online partono dalla prima elementare. All’atto dell’iscrizione, le famiglie esprimeranno le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può corrispondere a 24 ore, 27 ore (elevabili fino a 30), o 40 ore (tempo pieno). Sarà possibile iscrivere alle classi prime della scuola primaria i bambini che compiono 6 anni di età entro il 31 dicembre 2023. Potranno essere iscritti anche i bambini che compiono 6 anni entro il 30 aprile 2024, ma il ministero consiglia ai genitori di tenere conto delle indicazioni fornite dai docenti delle scuole dell’infanzia prima di optare per un eventuale iscrizione anticipata. Inoltre le scuole che accolgono bambini anticipatari sono tenute a rivolgono agli stessi particolare attenzione e cura, soprattutto nella fase dell’accoglienza. In subordine rispetto all’istituto scolastico che costituisce la prima scelta, si potranno indicare, all’atto di iscrizione, fino a un massimo di altri due istituti.
Scuole medie
Nella scuola secondaria di primo grado, al momento dell’iscrizione, le famiglie esprimeranno la propria opzione rispetto all’orario settimanale, che può essere articolato su 30 ore oppure su 36 ore, elevabili fino a 40 ore (tempo prolungato). In subordine rispetto all’istituto scolastico che costituisce la prima scelta, si potranno indicare, all’atto di iscrizione, fino a un massimo di altri due istituti.
Scuole superiori
Nella scuola secondaria di secondo grado, le famiglie effettueranno anche la scelta dell’indirizzo di studio, indicando l’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalla scuola. In subordine rispetto all’istituto scolastico che costituisce la prima scelta, si potranno indicare, all’atto di iscrizione, fino a un massimo di altri due istituti. La nota del ministero ricorda ai genitori di dare il giusto peso, al momento della scelta, al «consiglio orientativo» espresso dai professori della terza media.
Contributi volontari e tasse
La nota ricorda alle famiglie che i contributi scolastici sono assolutamente volontari e distinti dalle tasse scolastiche che, al contrario, sono obbligatorie e sono dovute solo per la frequenza del quarto e del quinto anno delle superiori: tassa di iscrizione: € 6,04; tassa di frequenza: € 15,13; tassa per esami di idoneità, integrativi, di licenza, di maturità e di abilitazione: € 12,092; tassa di rilascio dei relativi diplomi: € 15,13. E’ previsto l’esonero totale dal pagamento delle tasse scolastiche per gli studenti provenienti da famiglie con Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) fino a 20.000 euro.
Religione sì o no? Alle superiori la scelta spetta ai ragazzi
Al momento dell’iscrizione i genitori possono scegliere se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica. La nota del ministero precisa che nel caso degli studenti delle scuole superiori la scelta spetta al ragazzo/ragazza, anche se la compilazione della domanda spetta ai genitori. Coloro che hanno scelto di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica potranno manifestare le proprie preferenze rispetto alle varie alternative proposte dalle scuole fra il 31 maggio e il 30 giugno 2023, sempre utilizzando le credenziali SPID, CIE o eIDAS. Queste le opzioni possibili: attività didattiche e formative; attività di studio e/o di ricerca individualecon assistenza di personale docente; libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale docente (per studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado); non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.