Materie STEM, un nuovo modo di “fare matematica”. La valutazione: compiti di realtà e osservazioni sistematiche
Le nuove Linee Guida per le discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) sono state trasmesse alle scuole lo scorso 24 ottobre. I Collegi docenti sono chiamati ad aggiornare il PTOF elaborando progetti che innovino l’approccio a queste discipline e permettano di superare sia le difficoltà delle discipline sia l’idea che siano “per pochi”.
Le Linee guida attuano la riforma inserita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi dell’investimento “Nuove competenze e nuovi linguaggi”, con la finalità di “sviluppare e rafforzare le competenze STEM, digitali e di innovazione in tutti i cicli scolastici, dall’asilo nido alla scuola secondaria di secondo grado, con l’obiettivo di incentivare le iscrizioni ai curricula STEM terziari, in particolare per le donne”.
“Le linee guida – afferma il Ministero nella nota di trasmissione – vogliono essere una prima, incisiva risposta per superare le difficoltà nell’apprendimento in matematica, evidenziate negli esiti delle prove Invalsi svolte negli ultimi anni, difficoltà che destano maggiore preoccupazione se si considerano le differenze territoriali, di origine sociale e anche di genere.
L’obiettivo è quello di innovare il metodo di insegnamento, introducendo esperienze concrete, vicine alla vita degli studenti, dalle quali risalire alle regole generali.
La matematica, come le altre discipline scientifiche, non consiste nell’imparare a memoria delle formule, ma nel capire come applicarle, dal momento che l’astrazione nasce più facilmente se si pongono gli studenti davanti a problemi concreti”.
Bisogna aggiornare il PTOF
Con decreto n. 184 del 15 settembre 2023 il Ministero dispone “2. A decorrere dall’anno scolastico 2023/2024 le istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione statali e paritarie aggiornano il piano triennale dell’offerta formativa e il curricolo di istituto prevedendo, sulla base delle Linee guida di cui al comma 1, azioni dedicate a rafforzare lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche, digitali e di innovazione legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM”
Il nuovo modo di insegnare le discipline STEM
Le Linee Guida sono un fascicolo di 14 pagine dense di indicazioni, riflessioni e spunti. Dalle indicazioni metodologiche a quelle specifiche per singolo grado di scuola e istruzione degli adulti.
La valutazione
Non può che essere formativa.
L’acquisizione di competenze, in particolare in ambito STEM, può essere accertata ricorrendo soprattutto a
- compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.)
- osservazioni sistematiche.
Con un compito di realtà lo studente è chiamato a risolvere una situazione problematica, per lo più complessa e nuova, possibilmente aderente al mondo reale, applicando un patrimonio di conoscenze e abilità già acquisite a contesti e ambiti di riferimento diversi da quelli noti. Pur non escludendo prove che chiamino in causa una sola disciplina, proprio per il carattere interdisciplinare e integrato delle STEM, occorre privilegiare prove per la cui risoluzione debbano essere utilizzati più apprendimenti tra quelli già acquisiti.
La soluzione del compito di realtà costituisce così l’elemento su cui si può basare la valutazione dell’insegnante e l’autovalutazione dello studente.
Per verificare il possesso di una competenza è utile fare ricorso anche ad osservazioni sistematiche che consentono di rilevare il processo seguito per interpretare correttamente il compito assegnato, per richiamare conoscenze e abilità già possedute ed eventualmente integrarle con altre, anche in collaborazione con insegnanti e altri studenti.
FONTE: ORIZZONTE SCUOLA